L’albero di Natale del “Leonardo da Vinci” – piazza Dante

Avatar utente

Personale scolastico

0

12346474_10205816350513992_2101772731313953708_n

12390965_1660466937561617_605509689188281392_n12369038_1660466574228320_6117204039579878643_n

“Non giudicatemi per i miei successi, ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi.”
Nelson Mandela

Donne e uomini che hanno cambiato la storia dell’umanità. Donne e uomini che hanno lasciato tracce indelebili e indimenticabili. Donne e uomini che hanno fortemente creduto in un “sogno” e hanno lottato, anche a costo della propria vita, per renderlo realtà. Donne e uomini che si sono battuti contro tutto e contro tutti, che non si sono arresi di fronte alle grandi difficoltà solo ed esclusivamente per rendere migliore il mondo in cui viviamo.
E noi, in questo Natale, li vogliamo ricordare con gratitudine ed affetto.
Nelson Mandela. L’uomo che ha liberato il Sud Africa dall’Apartheid. In un contesto di profonda ingiustizia, Mandela inizia una lotta insieme a molti altri compagni di partito (molti dei quali morti nella lotta) per abolire le leggi razziste e ristabilire l’uguaglianza dei cittadini. Durante quegli anni Mandela apre un ufficio legale per difendere i concittadini neri dai soprusi. La sua attività professionale e sopratutto politica, entra rapidamente nel mirino del governo. Dopo vari arresti e rilasci, il governo Sudafricano riesce a condannare Mandela all’ergastolo per attività terroristica e sovversiva. Il 12 Giugno 1964 inizia una prigionia in vari carceri di massima sicurezza durata fino al 1993. Per 27 lunghi anni, senza mai ripudiare le sue idee di lotta, Mandela continua a comunicare al mondo tramite il suo esempio come la lotta dei diritti umani è una lotta che non prevede sconfitte. Finalmente rilasciato, Mandela ottiene il riconoscimento dei suoi sforzi, le leggi razziali vengono abolite e lui viene nominato Presidente. Premio Nobel per la pace nel 1993.
Aung San Suu Kyi. E’ una politica birmana, attiva da molti anni nella difesa dei diritti umani sulla scena nazionale del suo Paese, oppresso da una rigida dittatura militare, imponendosi come leader del movimento non-violento, tanto da meritare i premi Rafto e Sakharov, prima di essere insignita del Premio Nobel per la pace nel 1991.

Kofi Annan. È stato il settimo Segretario generale delle Nazioni Unite. Si è dedicato al progetto di riforma delle Nazioni Unite, che comprendeva: una ridefinizione della sicurezza collettiva; il rafforzamento dei trattati di disarmo; la creazione di organi intergovernativi di costruzione della pace e difesa dei diritti umani; l’espansione e la modifica delle funzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU; un nuovo impegno nella costruzione della pace, nella mediazione dei conflitti, nel controterrorismo, nella lotta alla povertà ed alle malattie; il miglioramento della capacità decisionale degli organi delle Nazioni Unite. Il 10 dicembre 2001, Kofi Annan e le Nazioni Unite ricevettero il Premio Nobel per la pace per il loro lavoro “per un mondo meglio organizzato e con più pace”
Giovanni Falcone. E’ stato un magistrato italiano. Fu assassinato con la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta nella strage di Capaci per opera di Cosa Nostra.
Paolo Borsellino. (Palermo, 19 gennaio 1940 – Palermo, 19 luglio 1992) è stato un magistrato italiano. Assassinato da cosa nostra con cinque agenti della sua scorta nella strage di via d’Amelio, è considerato uno dei personaggi più importanti e prestigiosi nella lotta alla mafia in Italia, insieme al collega ed amico Giovanni Falcone.
Gino Strada. “Io non sono pacifista, io sono contro la guerra” Luigi Strada, detto Gino, è un chirurgo e pacifista italiano, fondatore, assieme alla moglie Teresa Sarti, dell’ONG italiana Emergency. Primo cittadino italiano ad aver ricevuto in Svezia, a Stoccolma, il Premio Right Livelihood, il Nobel alternativo dedicato a persone o gruppi che si stanno impegnando per una società migliore,

Giovanni Paolo II. Uno dei papi più amati, Wojytila ha condotto il suo mandato all’insegna della pace e del contatto con i giovani. Per queste e altre ragioni, è stato proclamato santo molto presto.
Giuseppe Impastato. Meglio noto come Peppino, è stato un giornalista, attivista e poeta italiano, noto per le sue denunce contro le attività di cosa nostra a seguito delle quali fu assassinato, vittima di un attentato il 9 maggio 1978.
Sunitha Krishnan. Attivista dei diritti civili in India e fondatrice di Prajwala, ONG che si oppone alla prostituzione e al traffico sessuale. La giovane Sunitha all’ età di 15 anni viene rapita e stuprata. Sconvolta dal fatto, inizia una lotta senza pari per denunciare al mondo lo scandalo legato alla schiavitù del sesso nei paesi poveri. Dopo aver terminato gli studi universitari e conseguito un dottorato in lavori sociali, fonda appunto la sua ONG e inizia un’ attività ammirevole, lottando contro il traffico umano, dando supporto pratico a tutte quelle donne che sono sottomesse e sfruttate.
Jody Williams. E’ un’insegnante e pacifista statunitense, fondatrice della Campagna Internazionale per il Bando delle Mine Antiuomo e insignita del Premio Nobel per la pace nel 1997.
Malala Yousafzai. Una ragazza pakistana di 17 anni che da tempo si batte per i diritti civili e il diritto all’istruzione delle ragazze nei paesi musulmani, e ha vinto nel 2014 il Premio Nobel per la Pace. È diventata molto conosciuta in seguito all’attacco subito nel 2012, quando fu colpita alla testa da un colpo di pistola sparato da un talebano, mentre stava tornando a casa da scuola a Mingora, nella valle di Swat. Tre anni prima aveva scritto un testo raccontando il caos della città in cui viveva e i roghi delle scuole femminili da parte dei talebani.
Wangari Muta Maathai. E’ stata un’ambientalista, attivista politica e biologa keniota. Nel 2004 è diventata la prima donna africana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace per «il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace». È stata membro del parlamento keniota e Assistente Ministro per l’Ambiente e le Risorse Naturali nel governo del presidente Mwai Kibaki, fra il gennaio 2003 e il novembre 2005.
Mahatma Gandhi. Grazie alla non violenza e alla disobbedienza civile, il politico pacifista è riuscito a ottenere l’indipendenza per l’India.
Martin Luther King. Il pastore protestante americano è stato un leader dei movimenti per i diritti civili. La conquista di pari diritti da parte degli afroamericani è anche merito suo. Il 10 dicembre 1964, a Oslo, ricevette il premio Nobel per la pace.
Papa Francesco. Il pontefice più rivoluzionario che piace pure ai laici. Bergoglio è un papa moderno che si comporta come un semplice parroco e non come un monarca.
Rigoberta Menchú Tum. (Uspantán, 9 gennaio 1959) è una pacifista guatemalteca, che ha ricevuto nel 1992 il Premio Nobel per la Pace, dato a lei “in riconoscimento dei suoi sforzi per la giustizia sociale e la riconciliazione etno-culturale basata sul rispetto per i diritti delle popolazioni indigene.
Maria Teresa di Calcutta. La piccola suora vicina ai più sfortunati. La religiosa albanese, premio Nobel per la Pace, è stata la fondatrice della congregazione delle Missionarie della Carità.
Dalai Lama. Tenzin Gyatso è l’attuale Dalai Lama, monaco buddhista capo politico e spirituale del Tibet. Dal 1959 è esiliato in India, a causa dell’occupazione cinese in Tibet.
Piersanti Mattarella. Nel giorno dell’Epifania del 1980, in via Libertà a Palermo, la famiglia Mattarella stava andando a messa ma non ci arriverà. Davanti al civico 147, infatti, una grandine di pallottole sorprende, sotto gli occhi di moglie e figli, Piersanti Mattarella, 44 anni, Presidente della Regione Sicilia. Quello di Piersanti Mattarella è uno dei primi delitti eccellenti in Sicilia.
Ernesto Che Guevara. Rivoluzionario argentino, divenuto celebre per aver collaborato con Fidel Castro nella liberazione di Cuba dal regime di Fulgencio Batista.
Shirin ʿEbādi. E’ un avvocato e pacifista iraniana. Il 10 dicembre 2003 le fu conferito il Premio Nobel per la pace per le sue battaglie legali in difesa dei diritti umani e in particolare delle donne vittime degli abusi della Sharia. E’ stata la prima iraniana e la prima donna musulmana a ottenere questo riconoscimento.
E tanti altri ancora …
BUON
NATALE!

Anna Capone

Circolari, notizie, eventi correlati